domenica 18 aprile 2010

Rifondazione Comunista dei Castelli sta con EMERGENCY!

OdG approvato - sabato 17 aprile 2010 - dal Comitato politico federale della Federazione Castelli

L’arresto dei tre medici di Emergency, a seguito della costruzione di “prove” di coinvolgimento con il terrorismo da parte della polizia Afgana, dimostra che questa organizzazione oltre a curare tutte le vittime della guerra in atto ha anche uno scomodo ruolo di testimone nella guerra che si sta svolgendo in Afghanistan.
Ciò impediva il pieno e indiscriminato dispiegarsi delle armi. La chiusura dell'ospedale e la possibilità di continuare la guerra senza testimoni è l'obiettivo che il governo di Kabul e la NATO, di cui l'Italia fa parte, hanno conseguito.
Con Emergency in Afganistan vi sono due distinti paesi Italia: quella del governo con l'ennesimo camuffamento di una guerra ad operazione umanitaria (con il corollario di massacri di civili e militari italiani morti ) e quella di Emergency che nel proprio intervento umanitario si prodiga per alleviare le sofferenze delle vere vittime di quella guerra senza distinzione politica, religiosa o etnica.
Proprio Emergency, paradossalmente, salva il buon nome dell’Italia infangato dalla nostra partecipazione alla guerra.
Pertanto la federazione Castelli del Partito della Rifondazione Comunista si unisce a quanti in queste ore stanno chiedendo il rilascio immediato dei tre operatori arrestati.
Chiediamo al Governo il massimo impegno perchè i tre medici siano rilasciati e chiediamo, inoltre, il ritiro delle truppe italiane dall'Afganistan.
Rilanciamo inoltre l'appello rivolto da Gino Strada ai cittadini e alle cittadine a firmare la sottoscrizione on line sul sito di Emergency (www.emergency.it) per esprimere una convinta solidarietà all'organizzazione.

sabato 28 febbraio 2009

Basta con la criminalizzazione dei lavoratori migranti che genera paura e rende possibile la violenza razzista.

Genzano 4\2\09. Il C. P. F. del PRC “Castelli” ha approvato un ordine del giorno contro le politiche di criminalizzazione dei lavoratori migranti perseguite dal governo delle destre.


Ciò che è successo a Nettuno la notte del primo febbraio ci riempe di sgomento e di rabbia.

L'atto perpetrato ai danni di un ragazzo indiano non è, però, come vorrebbero far credere alcuni dei più affermati mezzi di comunicazione , un atto proveniente dalla volontà di tre scalmanati che sotto l'effetto di alcool e droga hanno deciso di “dare una svolta alla serata”.

L'atto è stato compiuto in un contesto politico drammatico per il Paese. Un contesto in cui le politiche in atto puntano alla criminalizzazione dell'immigrato, del più debole, del diverso e fomentano un clima di odio e di paura che molto spesso genera episodi di Violenza Xenofoba e razzista.

Per combattere questo clima e questa spirale di odio e violenza è necessaria oggi una mobilitazione generale delle forze politiche e sociali e di tutti i cittadini che si riconoscono nei valori costituzionali dell'antifascismo e dell'uguaglianza universale.

Domenica 8 febbraio a Nettuno si terrà una manifestazione contro il pacchetto sicurezza del Governo Berlusconi e per l'ampliamento e l'affermazione dei diritti di cittadinanza. Sarà una manifestazione importante, che vedrà coinvolti nello stesso momento di solidarietà cittadini di diversa cultura e diversa nazionalità.

Il Comitato Politico Federale del Partito della Rifondazione Comunista si impegna a mobilitare il Partito in tutti i territori per la totale riuscita dell'iniziativa.

approvato all'unanimità